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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), VI, 10
 
originale
 
10. His editis involat eam vestemque plurifariam diloricat capilloque discisso et capite conquassato graviter affligit, et accepto frumento et hordeo et milio et papavere et cicere et lente et faba commixtisque acervatim confusisque in unum grumulum sic ad illam: "Videris enim mihi tam deformis ancilla nullo alio sed tantum sedulo ministerio amatores tuos promereri: iam ergo et ipsa frugem tuam periclitabor. Discerne seminum istorum passivam congeriem singulisque granis rite dispositis atque seiugatis ante istam vesperam opus expeditum approbato mihi." Sic assignato tantorum seminum cumulo ipsa cenae nuptiali concessit. Nec Psyche manus admolitur inconditae illi et inextricabili moli, sed immanitate praecepti consternata silens obstupescit. Tunc formicula illa parvula atque ruricola certa difficultatis tantae laborisque miserta contubernalis magni dei socrusque saevitiam exsecrata discurrens naviter convocat corrogatque cunctam formicarum accolarum classem: "Miseremini terrae omniparentis agiles alumnae, miseremini et Amoris uxori puellae lepidae periclitanti prompta velocitate succurrite." Ruunt aliae superque aliae sepedum populorum undae summoque studio singulae granatim totum digerunt acervum separatimque distributis dissitisque generibus e conspectu perniciter abeunt.
 
traduzione
 
?E cos? dicendo le si precipit? addosso e cominci? a lacerarle in mille brandelli la veste, a strapparle i capelli, a scuoterla per il capo, a colpirla furiosamente. ?Poi si fece portare dei chicchi di frumento, d'orzo, di miglio, semi di papavero, ceci, lenticchie e fave, le mescol?, ne fece un gran mucchio e le disse: 'Sei una schiava cos? brutta che a me pare tu non possa farti in alcun modo degli amanti, se non a prezzo di un diligente servizio. Perci? voglio mettere alla prova la tua abilit?: dividi tutti questi semi, sceglili ad uno ad uno e fanne tanti mucchietti, in bell'ordine. Prima d? sera verr? a controllare che il lavoro sia stato eseguito.' E lasciatala davanti a quel gran mucchio di semi se ne and? a un pranzo di nozze. ?Psiche non ci prov? nemmeno a metter mano in quel confuso, inestricabile cumulo ma costernata dall'enormit? di quell'ordine se ne rimase in silenzio come imbambolata. Allora quel piccolo animaluccio dei campi, la formicuccia, che ben sapeva quanto difficile fosse un lavoro del genere, prov? compassione per la compagna del grande Cupido e condann? la crudelt? della suocera. Cosi cominci? a darsi da fare, su e gi?, chiamando a raccolta, dai dintorni, tutto il popolo delle formiche: 'Correte, agili figlie della terra feconda correte e date una mano, presto, a una leggiadra fanciulla in pericolo, la sposa di Amore!' E quelle accorsero tutte, a ondate, minuscolo popolo a sei piedi, e lavorando con uno zelo mai visto, chicco dopo chicco, disfecero tutto il cumulo, separarono i semi, li distribuirono in mucchi secondo la qualit? e poi, in un batter d'occhio, disparvero.
 

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